Io, Liam: Locations

foto casa di ElisaUno cammina per la propria città e qualcosa colpisce l’attenzione, rimanendo a volte nel limbo sospeso della propria immaginazione. Così è per questa casa, una villetta liberty sommersa fra alti palazzi in una via di Taranto. Le predilezioni, quegli elementi che colpiscono l’immaginazione sono lì in attesa di trovare la propria collocazione, così quando ho dovuto pensare a una casa per Elisa, la mia protagonista, ho pensato subito a quella villetta deliziosa ed elegantemente decaduta, che desta curiosità perché si vorrebbe sapere la sua storia e visitarne l’interno.

foto alice 2Ho immaginato così Elisa con la gatta, Alice (proprio come la mia, guarda un po’) sulle ginocchia, a leggere un libro, ad ascoltare musica e a sgranocchiare qualcosa (il paradiso praticamente), mentre fuori infuria un vento minaccioso.

Ho scelto Rachmaninov: la colonna sonora è importante, per scrivere come per leggere e qui, in questa storia, di musica ne troverete davvero parecchia. QUI il link a youtube.

casa sotto il ponteUna delle scene di Io, Liam è ambientata in uno strano posto, poco conosciuto anche dai tarantini. Una strana costruzione in stile palafitta, conosciuta dai più col nome di “Casa di Pinocchio“, perché somiglia molto alla casa usata nel famoso sceneggiato del 1972 “Le avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini, basato sulla bella storia di Collodi, dove una Gina Lollobrigida in veste di fata Turchina accoglieva il famoso bambino di legno. Non è davvero quella la casa, ci somiglia soltanto, invece è probabilmente una costruzione legata alle esercitazioni della Marina, che è stata sempre tanto presente a Taranto, ciò non toglie che il luogo abbia un fascino notevole, anche tenendo conto che non si può vedere se non dal mare.

duomo_s._cataldo__cappelloneDue scene fondamentali invece sono ambientate in un luogo bellissimo, molto caro ai Tarantini, che meriterebbe di essere conosciuto in tutto il mondo tanto grande è il suo valore estetico e architettonico: la cappella di San Cataldo nella omonima Cattedrale di Taranto, detta dai Tarantini il Cappellone: un capolavoro, senza mezzi termini. QUI potete trovare notizie esaurienti.

villa del vampiro 2Questa invece è una villa sulla litoranea tarantina che ha sempre colpito la mia attenzione. Non so chi vi abiti, ma certo è gente che invidio, perché il luogo ha una elegante grazia dismessa che mi ha spinto a sceglierlo come casa d’elezione di Liam, il mio protagonista. Purtroppo dalla foto non si vede molto, ma se qualcuno percorresse la Litoranea vedrebbe questa casa, con il suo portico ombroso, poco dopo la curva che porta all’insenatura di Mon Reve.

villa del vampiroQuesta è una visione dall’alto, procurata mediante Google Map. Da qui ho immaginato che Liam cercasse piccoli animali nella boscaglia, per dissetarsi con il loro sangue, da qui poteva raggiungere il mare e tuffarsi dagli scogli per nuotare al largo, sotto la luce della luna, mentre Elisa tranquilla dormiva nel suo grande letto. Qui, nel giardino sul retro della casa, c’è stato il loro primo bacio. Mi auguro quasi che davvero nella casa ci sia il grande divano di cuoio davanti al focolare, come ho immaginato nel romanzo, e anche la piccola sala con due poltrone affiancate, la libreria e gli strumenti musicali. Nel romanzo Liam sceglie il violoncello ed esegue per Elisa un pezzo di Bach. La realtà da il la alla fantasia: questo è il gusto della scrittura.

palazzo PantaleoQuesto invece è il palazzo Pantaleo, nel borgo antico di Taranto, bellissima residenza del 1700, che ho immaginato come location di diverse scene del romanzo. La vedete l’inferriata del balcone? Ebbene, ho immaginato che fosse stata forgiata dal mio Liam direttamente all’epoca della costruzione del palazzo. In una saletta (del tutto immaginaria) appositamente costruita intorno a uno dei primi esemplari di fortepiano, direttamente mandato a prendere da Vienna, Liam ha suonato insieme alla giovane Lucia, l’immaginaria figlia del reale Conte Pantaleo, e ha litigato con messere Miraglia, il realissimo Mastro costruttore che progettò ed edificò il castello. Il pezzo era “Alla turca” di Mozart, lo potete ascoltare QUI.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.